I ricordi non salvano le lacrime
Quale ricordo salveresti della tua vita? Cosa vorresti non far svanire dalla tua memoria? Che sia un’esperienza di gioia o di dolore, di odio o di amore, trasformala in una storia… per non dimenticare.
Emma aveva una qualità particolare: le piaceva scrivere storie… e le sapeva scrivere tanto che le pagine dei suoi diari, i suoi racconti, i suoi ricordi sono diventati un libro dal titolo “I ricordi non salvano le lacrime”.
Questo è l’insegnamento di una delle giovani vittime della cosiddetta strage di Corinaldo, quella che vide morire nel dicembre del 2018 sei persone: Asia, Benedetta, Daniele, Eleonora, Mattia ed appunto Emma.
Era una ragazzina come tante altre della sua età, carica di gioia di vivere, di sogni e di speranze. Con un dono in più, quello dell’amore per la scrittura. Emma ha lasciato pagine e pagine di racconti e diari, fotogrammi di vita vissuta e storie di fantasia. Un mondo di emozioni appena abbozzate, eppure così pieno di energia e spontaneità e così scevro da qualsiasi malizia da risuonare come una cascata assordante di vita e di futuro. Una cascata che si è spenta improvvisamente perché la sorgente è stata deviata.
Se questo libro può avere un senso è quello di cercare di restituirle una speranza: che la sua breve vita, i suoi sogni, i suoi desideri, i suoi ricordi possano colorare il futuro di altre ragazzine e ragazzini come lei, possano fungere da stimolo a quella creatività che lei aveva in dote naturalmente.
I ricordi non salvano le lacrime, ha scritto Emma in una pagina del suo diario. Però aiutano a superare i momenti di tristezza e malinconia che chi ha subito la perdita di una figlia vive ogni giorno, ogni ora, ogni minuto.
I ricordi non salvano le lacrime. Ma per non rendere vane quelle lacrime abbiamo bisogno di salvare i ricordi, perché tutto non sparisca, inesorabilmente, nelle pieghe del tempo.
Il libro è reperibile presso le librerie di Senigallia, ed online qui.